Tenere uno stile di vita attivo comporta benefici per la salute a ogni età, compreso nei bambini. Anche nei bambini molto piccoli (tra i 0 e i 4 anni), alti livelli di attività fisica portano ad un migliore sviluppo sociale e motorio, incrementa la salute metabolica e diminuisce l’adiposità.
E’ sfatando il mito che i bambini sono attivi perché giocano. Alcune recenti ricerche suggeriscono che i bambini in età prescolare (0 a 6 anni) sono relativamente inattivi, spendendo molte ore davanti alla TV. Ciò significa che vi è la necessità di sviluppare interventi mirati proprio per questa fascia d’età. Per capire se gli interventi sono efficaci, però, bisogna capire se hanno la capacità di influire determinati fattori che favoriscono l’adozione di comportamenti sedentari.
Barriere e facilitatori dello stile di vita attivo nel bambino
Una recente revisione della letteratura ha analizzato 43 studi scientifici analizzando quali sono i facilitatori e le barriere per l’adozione di uno stile di vita attivo nei bambini. I fattori presi in analisi sono stati il bambino, la casa, l’asilo, le interazioni tra i genitori e le maestre, i fattori ambientali, la sicurezza e il tempo atmosferico.
Il bambino
Analizzando le risposte dei genitori essere fisicamente attivi è innato nel bambino, ma le bambine sembrerebbero essere meno attive dei coetanei maschi. Un altro fattore è la convinzione dei genitori che i bambini abbiano bisogno di svolgere attività sedentarie come leggere, fare i compiti e attività manuali, rispetto al rimanere di fronte alla TV.
La casa
Le relazioni con i parenti sono in grado di influenzare il bambino. I genitori attivi sono da esempio favorendo l’adozione di uno stile di vita attivo, così come essere partecipi alle attività. Al contrario, non dedicare tempo a queste attività per stanchezza o mancanza di tempo stimolerà i bambini verso atteggiamenti sedentari. Anche i fratelli sono da esempio, ed il rapporto tra di loro è importante per stimolare entrambi ad essere attivi. Abitare in una zona vicina a luoghi dove si può svolgere attività fisica è un incentivo allo stile di vita attivo, soprattutto se raggiungibile a piedi o in bici.
La scuola
Gli spazi e le risorse disponibili negli asili sono fattori determinanti nella pratica di attività fisica nel bambino. La presenza di spazi ampi, materiali e giochi viene percepito come un fattore facilitante. In oltre, i maestri sentono di incoraggiare le attività, quando in realtà questo non viene percepito dal bambino a causa della necessità di dare priorità alle attività accademiche.
Le interazioni tra genitori e maestri
Per aumentare le opportunità dei bambini di essere attivi è importante che genitori e maestri collaborino. I maestri ritengono che i genitori siano fondamentali per stimolare l’attività del bambino ma che spesso ostacolino le opportunità, ad esempio vestendo il bambino con vestiti non adatti ad attività fisiche o che siano contrari all’attività all’aperto con condizioni atmosferiche sfavorevoli (pioggia, freddo). I genitori, invece, danno molta importanza alle opportunità che i bambini hanno in ambiente scolare.
L’ambiente
Parchi e parchi-gioco sono delle opportunità per i bambini. Questi, però, sono sfruttati al massimo dove sono presenti delle comunità, quindi i bambini sono controllati. Nei paesi rurali, invece, l’ambiente esterno è una barriera a causa dell’isolamento.
La sicurezza
La sicurezza è una barriera all’attività fisica. I genitori tendono ad essere iper-protettivi verso i bambini per evitare che questi si feriscano giocando. Nelle scuole, invece, anche i maestri tendono ad essere protettivi ed evitano alcuni tipi di attività (come l’arrampicata) per la difficoltà di supervisionare tutti i bambini ed evitare che si facciano male.
Il tempo atmosferico
Il tempo atmosferico può essere sia un ostacolo sia un facilitatore. Infatti, temperature troppo fredde, o troppo calde o la presenza di zanzare sono viste come barriere. Mentre temi miti facilitano l’attività all’aperto.