Benessere al lavoro, Ergonomia e lavoro

L’utilizzo prolungato del computer può essere una causa di Sindrome del Tunnel Cubitale?

19 Maggio 2021

L’utilizzo prolungato del computer può essere una causa di Sindrome del Tunnel Cubitale?

La Sindrome del Tunnel Cubitale è una patologia da intrappolamento nervoso che coinvolge il nervo ulnare a livello del gomito, provocando deficit motori e sensitivi. Oltre agli elementi metabolici che predispongono l’individuo alla sofferenza del nervo ulnare, un importante fattore di rischio è rappresentato dall’occupazione ed è maggiore negli impieghi lavorativi che richiedono sforzi intensi. La correlazione tra l’insorgenza della patologia e l’attività lavorativa compiuta ha permesso di inserire la Sindrome del Tunnel Cubitale tra le patologie lavoro-correlate.

Quando si parla di malattie professionali, si è soliti pensare che i fattori di rischio biomeccanici, come movimenti ripetitivi e posture incongrue, appartengano esclusivamente a lavori pesanti e fisicamente intensi. Tuttavia, anche il lavoratore più sedentario può presentare dei rischi.

È possibile affermare che l’utilizzo prolungato del computer, caratteristica del lavoro impiegatizio, possa essere una causa di insorgenza della Sindrome del Tunnel Cubitale?

Cos’è la Sindrome del Tunnel Cubitale: aspetti clinici e patologici

La neuropatia ulnare a livello del gomito, conosciuta come Sindrome del Tunnel Cubitale, è una delle più comuni patologie da intrappolamento nervoso, seconda per incidenza solo alla Sindrome del Tunnel Carpale che, diversamente, coinvolge il nervo mediano nel suo decorso attraverso il tunnel carpale, nella regione del polso.

La Sindrome del Tunnel Cubitale si manifesta in seguito alla compressione del nervo ulnare nel tratto cervicale o brachiale, oppure all’intrappolamento del nervo nella regione del gomito, dell’avambraccio o del polso. Il nervo ulnare è estremamente vulnerabile ed è comunemente conosciuto per il sintomo di scossa elettrica quando si urta il gomito contro una superficie. Anatomicamente, comprende fibre che originano dal tratto cervicale, decorre nella loggia anteriore del braccio, vicino all’ulna, terminando il suo tragitto nelle ultime due falangi, il mignolo e l’anulare.  

A livello del gomito, il nervo ulnare attraversa una struttura legamentosa che forma il tunnel cubitale, il legamento di Osborne, uno dei maggiori siti di compressione del nervo.

Anatomia del tunnel cubitale

Dal punto di vista clinico, si presentano deficit motori e sensitivi che debuttano tramite parestesie della quarta e quinta falange, progredendo in debolezza muscolare e atrofia, dolore nei movimenti e a riposo, soprattutto nelle ore notturne.

Nella popolazione di lavoratori in Francia è stata registrata una prevalenza di casi diagnosticati del 0.6-0.8%. In Italia ogni anno si registra un tasso di incidenza della sindrome pari a 20-30 casi per 100.000 nella popolazione generale; è stato inoltre verificato che a 4 anni dalla diagnosi, il 61% degli individui colpiti mostra ancora sintomi, mentre il 45% ha ancora invalidità.

La Sindrome del Tunnel Cubitale è compresa nelle malattie professionali perché, nel contesto lavorativo, può essere causata dalla sollecitazione meccanica prolungata e ripetuta dell’arto superiore.

Un caso studio: neuropatia ulnare bilaterale e l’utilizzo del laptop

Un recente studio analizza il caso di un’impiegata amministrativa olandese di 59 anni con diagnosi di neuropatia ulnare bilaterale, allo scopo di verificare se esista una correlazione tra la sua posizione lavorativa e la patologia. La donna, che utilizzava il computer portatile per la maggior parte della sua giornata lavorativa, mostrava parestesie al quarto e quinto dito di entrambe le mani e un’importante perdita di forza a causa dell’atrofia dei muscoli intrinseci delle mani e degli adduttori del pollice.

La valutazione del caso è stata effettuata per mezzo di un protocollo a sei stadi, utilizzato in Olanda per la profilassi e la determinazione delle patologie occupazionali: il protocollo indaga la diagnosi del paziente, la storia clinica e i fattori di rischio non lavorativi, le evidenze nella letteratura scientifica, il livello di esposizione lavorativa.

La donna non mostrava condizioni patologiche o abitudini extra-lavorative che rappresentassero un fattore di rischio per la malattia. Riportava, tuttavia, che da mesi la sua postazione lavorativa era stata trasformata e resa più flessibile, tramite la sostituzione delle postazioni pc fisse tradizionali con laptop portatili; durante la sua giornata lavorativa entrambi i gomiti erano sottoposti a pressione prolungata dovuta alla posizione dei gomiti flessi sulla scrivania.

Dall’analisi della letteratura esistente è emerso che diversi studi che mettono in relazione il lavoro al computer e la neuropatia ulnare dimostrano che la posizione in appoggio sui gomiti è un fattore di rischio per la sindrome del tunnel cubitale correlata al lavoro.

Sulla base dei risultati della valutazione del caso studio, viene confermato che la causa della sindrome è da attribuire alla pressione prolungata del nervo ulnare data dall’appoggio del gomito flesso sulla scrivania, durante l’utilizzo del computer portatile nella giornata lavorativa. È probabile che specifiche attività sulla tastiera, ad esempio l’azione ripetitiva di copia-incolla utilizzando i tasti CTRL-C e CTRL-V, possano aumentare il rischio di compressione. 

In aggiunta, facendo riferimento alle strutture anatomiche e alla biomeccanica articolare, si specifica che la massima compressione del nervo ulnare avviene a 135° di flessione del gomito, posizione tipicamente assunta durante l’appoggio dell’avambraccio sulla scrivania per utilizzare il computer e che provoca un’importante riduzione dell’area del tunnel.

In conclusione, questo studio permette di asserire che l’uso del computer può rappresentare un fattore di rischio per l’insorgenza di Sindrome del Tunnel Cubitale, a causa della ripetuta pressione del nervo ulnare a livello del gomito.

Prevenzione e trattamento della sindrome del tunnel cubitale

Il trattamento della Sindrome del Tunnel Cubitale può essere di tipo chirurgico o conservativo. La gestione conservativa della patologia comprende l’intervento terapeutico tramite esercizi volti al rinforzo muscolare e di scorrimento neurotendineo. 

Alla luce di quanto spiegato, com’è possibile prevenire la Sindrome del Tunnel Cubitale nei lavoratori che utilizzano il computer

Per prima cosa è importante informare il lavoratore circa i rischi legati all’uso del computer e le pratiche di prevenzione e protezione. Se possibile, preferire per il lavoratore le postazioni pc fisse che permettono una migliore condizione ergonomica, raccomandando l’utilizzo di supporti per gomito e avambraccio. 

Il lavoratore può cercare di evitare l’utilizzo prolungato della tastiera con il solo arto dominante, alternando i compiti per permettere il riposo dell’arto.