Salute e benessere

Fibromialgia ed esercizio fisico

15 Maggio 2018

Fibromialgia ed esercizio fisico

Sempre più spesso, soggetti affetti da fibromialgia si rivolgono a strutture come palestre e piscine con l’intenzione di intraprendere un programma di esercizio fisico che li aiuti ad alleviare la sintomatologia specifica della patologia. A tal proposito, il laureato in Scienze Motorie e lo Specialista dell’Esercizio devono conoscere tale patologia ed essere in grado di costruire il programma d’esercizio adatto.
A tal fine, sappiamo realmente di cosa si tratta? Qual’è la tipologia di esercizio più efficace? Quali intensità sono meglio tollerate?

Cos’è e quali sono i sintomi della fibromialgia?

La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore e affaticamento muscoloscheletrico diffuso, accompagnato da sintomi coesistenti come indolenzimento generale, disturbi del sonno, ansia e depressione. Il decorso della patologia è spesso associato a disabilità, con un impatto non indifferente sulla qualità di vita della persona affetta da questa sindrome. Su scala mondiale la prevalenza è stimata tra lo 0.5 e il 5%, con 1.5-2 milioni di casi in Italia. Colpisce maggiormente le donne (rapporto 10:1), con un’età media di insorgenza tra i 30 e i 50 anni ed aumenta con l’età, per poi diminuire nuovamente nelle classi più anziane (80 anni e più). 

Tender point nella fibromialgia: attenzioni per l'esercizio fisico

Il termine “fibromialgia” è stato utilizzato per la prima volta dall’American College of Rheumatology (ACR), per riferirsi al dolore che colpisce muscoli e strutture connettivali fibrose (legamenti e tendini). Oltre a coniare il nome, l’ACR negli anni ’90 ha pubblicato anche una serie di criteri diagnostici, che sono tuttora molto usati. Nello specifico, sono inclusi dolori diffusi per più di tre mesi e presentazione di dolore alla palpazione di almeno 11 tra 18 punti specifici del corpo (i cosiddetti “tender points”). Il dolore, infatti, è il sintomo predominante nella fibromialgia; inizialmente può presentarsi su una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, per diffondersi successivamente in altre sedi e manifestarsi in forma sistemica. Questo viene descritto in una varietà di modi comprendenti sensazione di bruciore, rigidità, contratture e tensioni muscolari. Talvolta, anche la sensazione di stanchezza gioca un ruolo predominante e può prevalere sulla sintomatologia dolorosa muscoloscheletrica.

I benefici dell’esercizio fisico nei soggetti affetti da fibromialgia

Tra gli interventi non farmacologici, l’esercizio fisico si è dimostrato efficace nel contrastare il decondizionamento fisico e nel migliorare la qualità della vita nei soggetti fibromialgici. In particolare, attraverso un programma di esercizio strutturato, si può agire sul circolo vizioso dolore-inattività-dolore, riducendo l’affaticabilità e migliorando l’efficienza fisica globale, preservando e migliorando il tono dell’umore. Analizzando la letteratura scientifica dell’ultima decade, sempre più ricercatori hanno approfondito il ruolo dell’esercizio fisico focalizzandosi sulla sintomatologia della fibromialgia: il dolore, la qualità della vita e l’efficienza fisica. Nel diverso materiale a nostra disposizione, abbiamo troviamo molto interessante (e impattante dal punto di vista scientifico) una rassegna della letteratura del 2014, la quale prendeva in considerazione, a sua volta, altre 9 revisioni sistematiche comprendenti 60 trial clinici. Le attività che venivano svolte comprendevano programmi d’esercizio strutturato in ambiente acquatico, in palestra, o attività meno strutturate come il Tai-chi, il Qigong, lo Yoga e il Pilates. Indipendentemente dalla tipologia, mediamente l’attività è stata svolta per 3 volte alla settimana, in sessioni della durata compresa fra 30-60 minuti ad un’intensità classificata come moderata. Per quanto riguarda le principali aree di interesse, l’esercizio strutturato ha determinato  maggiori benefici rispetto alle attività meno strutturate, primariamente riducendo il dolore, migliorando la qualità della vita e l’efficienza fisica dei soggetti target degli studi.

Fibromialgia ed esercizio fisico: effetti sull’ansia

Un altro interessante spunto riguarda i sintomi legati allo stress e all’ansia di tali soggetti. Il documento di rilievo, reperibile in Medicine & Science in Sport & Exercise, riassume i risultati di altri 10 articoli pubblicati in letteratura, i cui scopi erano di esaminare gli effetti terapeutici dell’esercizio fisico sui sintomi ansia-correlati in soggetti affetti da sindrome fibromialgica.
Anche in questa revisione, sono state prese in considerazione diverse tipologie di esercizio (protocolli di esercizi calistenici, danza del ventre). L’effetto ansiolitico dell’esercizio non è legato direttamente nei soggetti con sindrome fibromialgica, ma gli effetti positivi sulla riduzione del dolore influenza positivamente lo stato d’ansia legato alla percezione del dolore stesso. Inoltre, i dati indicano che, al di la della specificità di esercizio, gli effetti maggiori si sono rivelati nei protocolli di durata superiore.
In tal senso, se gli obiettivi dello specialista includono la riduzione dell’ansia dolore-correlata, il programma di esercizio, dovrà essere calibrato più sulla quantità (in termini di tempo) che sulla qualità, al fine di ridurre le possibilità di scarsa aderenza e abbandono. Anche favorendo, laddove vi siano i margini per la partecipazione, altre attività con gradi diversi di socializzazione e coinvolgimento.

Fibromialgia ed esercizio fisico: le linee guida

L’ultimo aggiornamento dell’American College of Sports Medicine (ACSM), mostra le linee guida e le indicazioni specifiche d’esercizio per soggetti con Fibromialgia.
L’allenamento aerobico è da preferire in ambiente acquatico, in associazione ad esercizi per il rinforzo dei principali distretti muscolari e per il miglioramento della mobilità articolare generale. Inoltre, andrebbe sviluppato un programma specifico propriocettivo, per il miglioramento delle capacità d’equilibrio e coordinative, funzionali alle attività della vita quotidiana.
L’intensità andrebbe modulata da lieve a moderata, iniziando con sessioni da 20 minuti per arrivare gradualmente ai 60 minuti, per almeno 2 volte a settimana.

Bibliografia

Bidonde J. et al. Exercise for adults with Fibromyalgia: an umbrella systematic review with synthesis of best evidence

McDowell CP et al. The Effects of Exercise Training on Anxiety in Fibromyalgia Patients: A Meta-Analysis